Quando parliamo de La grande onda di Kanagawa ci riferiamo a un’opera leggendaria, icona dell’arte asiatica, più conosciuta opera d’arte della storia del Giappone, popolarissima in tutto il pianeta. L’opera è stata realizzata nel 1830 dal artista giapponese Katsushika Hokusai, e fa parte della serie di stampe “Trentasei vedute del Monte Fuji”. Come in tutte le altre rappresentazioni di questa serie sullo sfondo compare il Monte Fuji. Sebbene venga vista come l'opera che più rappresenta l'arte giapponese, in realtà essa combina in egual misura elementi tradizionali della pittura orientale e caratteristiche tipiche dello stile occidentale. Ottenne immediato successo sia in patria che in Europa, contribuendo alla nascita del giapponismo nella seconda metà del XIX secolo. Dal XX secolo in poi la sua popolarità crebbe ancora diffondendosi tantissimo nella cultura di massa, venendo spesso copiata e parodiata. Tre barche di pescatori affrontano il mare burrascoso, mettendo in luce il grande tema dell’opera: l’eterna sfida tra uomo e natura. Natura, ostile e potente, che prende le sembianze di una gigantesca onda in procinto di divorare i coraggiosi pescatori. Ad oggi ne esistono circa cento esemplari, sui più di cinquemila che furono prodotti all’epoca. I due esemplari meglio conservati al mondo della “Grande onda” oggi sono al Metropolitan Museum of Art di New York e al British Museum di Londra.
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